Azza Filali
Ouatann. Ombre sul mare
Traduzione di Maurizio Ferrara
Non esiste, nella lingua italiana, un termine che possa rendere la parola ouatann, restituircene il carico di significato. Perché ouatann, per le popolazioni che abitano la terra tra il Mediterraneo e il Sahara, non è solo la patria, ma è un’intera tradizione condivisa, è una lingua, un sistema di valori, di abitudini e di gesti, un certo modo di intendere la vita.
Tunisia, 2008. Malavita e politica hanno suggellato il loro patto, il malaffare regna incontrastato. Un villaggio vicino a Biserta si spegne lentamente, in silenzio, mentre i giovani si imbarcano per l’Italia. La felicità danza, inafferrabile, al confine tra cielo e mare. In una villa isolata sulla spiaggia si incrociano i percorsi di cinque sconosciuti: Rached, giocatore incallito e funzionario frustrato; Naceur, ingegnere ex galeotto che da un giorno all’altro ha visto la propria vita crollare; Michkat, inquieta avvocatessa af- fezionata al passato; Faiza, giovane sfuggente e focosa; Mansour, uomo violento dedito a una serie di traffici illeciti. Tutti uniti dallo stesso desiderio: quello di un futuro che si fa attendere, in un paese in cui la miseria di alcuni, il lusso sfrontato di altri e la paralisi dei valori comunitari hanno privato le persone di una dimensione essenziale: il senso di appartenenza alla propria patria. Ma per chi ci vive, in questa patria, anzi in questa ouatann, l’unico destino possibile è partire? Che ne sarà allora della memoria collettiva di un popolo? A cosa è servito il sangue di coloro che sono morti per la libertà?
Ouatann. Ombre sul mare è un romanzo che racconta in modo inedito la Tunisia prima della rivoluzione: la disoccupazione, la perdita delle speranze, il sogno di Lampedusa, la ricerca di un’identità che non può costituirsi che nell’alterità e nella memoria. Un romanzo sorprendente, per gli amanti di intrecci possenti e della grande letteratura classica, in cui il tono intimista si adatta a un racconto sfaccettato che assume anche i caratteri del noir.
«Azza Filali, donna di lettere e di scienza, al tempo stesso impegnata e libera dal peso delle ideologie, si afferma come una delle voci più forti e più sensibili della Tunisia odierna».
Le Monde